Madonna di Ponte e Caregnano

La chiesa della Madonna del Ponte fu costruita sul sito della chiesa cimiteriale medievale, probabilmente biabsidata. L’ideatore fu l’architetto brissaghese Giovanni Beretta (1526-1528: presbiterio, tiburio, coro; 1574-1600 navata). A partire dal 1590, il figlio Pietro completò la costruzione con piani propri per la facciata principale. Il campanile fu realizzato nel 1545 circa e completato verso il 1666; il muro del sagrato e il portico risalgono all’inizio del XVII secolo (con una lapide commemorativa per Ruggero e Berthe Leoncavallo, 1996).
Piodina

Il nucleo è organizzato attorno alla piazzetta/sagrato dell’oratorio di San Macario, con una croce in granito donata nel 1831 dalla società degli emigranti di Piodina. Si accede a questo suggestivo “poggiolo” attraverso una stradina fiancheggiata da alti edifici che si ergono a gradoni sul ripidissimo terreno. Da notare le case “degli Angeli” (1709 e 1728) e Borrani, oggi Ponti (XVIII secolo), significativi esempi di architettura settecentesca collinare.
Noveledo
Anche questa frazione, ancora intatta fino a pochi anni fa, sarebbe potuta diventare un museo vivente di architettura medievale montana. La struttura dell’abitato è quella tipica della regione: a terrazze, con vicoli irregolarmente paralleli alla contradella maggiore, collegati da una fitta trama di stradette e di scale che aggirano le case per servire i vari ingressi.
Cadogno
Cadogno si presenta al visitatore con un affresco della fine del XV o dei primi del XVI secolo, visibile su una delle sue prime case. Rappresenta una Madonna in trono fra i Santi Antonio Abate e Sebastiano, un’opera che sembra non appartenere a nessuna delle botteghe dei rustici “madonneri” operose allora nel Locarnese.
Incella

È una delle frazioni più interessanti, soprattutto nella sua parte centrale, che conserva aspetti medievali. Qui si trovano alti edifici in pietra e strettissime viuzze, con sottopassaggi e ballatoi su grosse mensole. L’oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano sorge in una posizione ben visibile nella curva della strada e risale agli anni 1645-1668. La semplice struttura, una stretta aula rettangolare con volte a crociera e a botte, contiene il tabernacolo di un bell’altare ligneo secentesco, intagliato e dorato, proveniente da Madonna di Ponte.
Tecetto e Piazza
Proseguendo verso monte, è visibile un ulteriore impressionante gruppo di case, edificato a gradoni in bella pietra grezza ferruginosa entro una solida intelaiatura angolare, con finestre e porte trilitiche di tipo tardomedievale.
Nevedone

Nevedone è la prima frazione che si incontra salendo la costa dalla strada esterna che parte un po’ dopo Porto Ronco. Vi si giunge anche dalla strada che sale dal centro di Brissago e che ricalca la mulattiera antica.
Rossorino
Il pregio urbanistico architettonico di questo minuscolo abitato collinare risiede nel suo nucleo centrale, attorno a una piazzetta in miniatura con quattro sentieri e rampe agli angoli.
Porta
La frazione si sviluppa a monte del piccolo pianoro sul quale era sorto nel medioevo l’oratorio di San Bartolomeo. Anche in questo villaggio sono ancora visibili tracce medievali (architravi, finestre trilitiche, il dipinto di una madonna in trono della fine del XV secolo).
Gadero
La piccola e luminosa frazione è in prevalenza di origine settecentesca, epoca ancor oggi intuibile in alcuni edifici a fianco della piazzetta/sagrato. L’oratorio della Madonna delle Grazie risale agli inizi dell’Ottocento ed è sorto come fondazione privata dei Baccalà, famiglia allora proprietaria di parecchie case e terreni in questa stessa località.
Caccio e Cartogna
Sono due altre piccole frazioni molto graziose situate nella Costa di Dentro.
Isole

Bagnate da acque internazionali, protette dalle montagne alpine e baciate dal sole, queste magnifiche isole danno la possibilità al visitatore, di fare il “giro del mondo” in quattro passi. Il parco Botanico offre più di 1500 specie diverse di fiori e piante provenienti dal Mediterraneo, Asia subtropicale, Sud Africa, Nord, Centro, Sud America, Australia e Giappone. Tutto questo su di una superficie di solamente 2,5 ettari. Le visite guidate permettono di avvicinarsi e scoprire il mondo delle piante.
Al secondo piano della Villa Emden, invece, si possono seguire conferenze, organizzare banchetti, aperitivi e matrimoni, grazie alla presenza di un attracco per barche private.
Per maggiori informazioni sulle Isole di Brissago: www.isoledibrissago.ti.ch